Memorie del Presbiterio - Emilio Praga

Nel 1875 all’età di trentasei anni Emilio Praga moriva a Milano, lasciando un vuoto d’affetti nell’animo degli amici e un romanzo incompiuto dal titolo Memorie del presbiterio. È la storia di Emilio, un giovane ventenne con la valigia del pittore sulle spalle, che intraprende un cammino per montagne e convalli che lo porta in un piccolo paese delle Alpi, Sulzena, ospite del curato. La felicità di quella natura viva, brillante e profumata lascerà però il posto ad una difficile e sofferta scoperta del male, proprio in quei luoghi che lo fanno sentire così in armonia con se stesso, ma che si riveleranno saturi di corruzione e violenza. Fedele all’amico, alla sua immaginazione ineguale, splendida a lampi, al suo sentimento profondo e malato, bizzarro e delicatissimo Roberto Sacchetti concluderà l’opera e la darà alle stampe nel 1881: oggi Ellera Edizioni la presenta in versione digitale.

“Io qui non scrivo un romanzo col suo principio, col suo mezzo, col suo fine, colle sue cause, il suo sviluppo e le sue conseguenze, e tutte le belle cose che si leggono nei trattati di estetica; ma bensì raccolgo impressioni di scene e di fatti, sensazioni di luoghi e di persone in cui mi sono scontrato e che, per un mero effetto del caso convergeranno, se mi si presta attenzione, a far cornice utile se non anche necessaria al soggetto doloroso che è la ragione di essere di questo studio.”

Emilio Praga (1839-1875), poeta e cantore della Scapigliatura, è il portavoce in versi del disagio e della sensibilità nuova del movimento. Attento a quello che succede fuori dai confini d’Italia, diffonderà il gusto di Baudelaire, Poe e Heine prima di morire giovane ucciso dall’assenzio.

Memorie del Presbiterio – Emilio Praga

Menu