Oggi vogliamo presentarvi una nuova collana e il libro che la inaugura: un momento importante per noi, perché le collane sono una parte fondamentale del nostro progetto.
Questa collana in particolare è dedicata agli scrittori della svizzera italiana e forse in modo un po’ didascalico si chiama Narratori Svizzeri di Lingua Italiana. A nostro modo di vedere, i rapporti culturali tra Italia e Svizzera sono sempre stati stretti: da una parte, per l’Italia la Confederazione è storicamente un simbolo di libertà, di tolleranza e di internazionalità, con la sua tradizione cosmopolita e multilingue aperta alle grandi culture europee; dall’altra, in una confederazione di quattro civiltà, la cultura e la grande letteratura italiana hanno indubbiamente sempre avuto un posto importante nella formazione dell’identità delle genti che abitano quelle terre così vicine a noi.
Questo scenario purtroppo però è andato piano piano sbiadendo, tanto che negli ultimi anni della sua vita una figura come Dante Isella, come sapete uno dei nostri punti di riferimento, si rammaricava di come tale legame e più in generale di come la fertilità culturale fra i nostri due paesi, così importante anche solo negli anni Cinquanta e Sessanta, si fossero sempre più allentati.
Gabriele Alberto Quadri
In ogni caso, oggi ci sembra che la Svizzera conosca meglio l’Italia di quanto l’Italia conosca la Svizzera, e noi nel nostro piccolo vorremmo rimediare con questa collana, che a quanto ne sappiamo è una prima assoluta nel nostro paese, sperando che sia di buon auspicio per il futuro!
L’onore e l’onere di inaugurarla con il suo romanzo Un amore bislacco tocca a Gabriele Alberto Quadri, poeta, prosatore e – per noi quasi un segno del destino – allievo di Isella, con un libro particolare, strano, a metà strada tra la prosa d’arte e il libello goliardico. Lasciamo che sia lo stesso autore a presentarvelo:
questo romanzo quasi completamente destrutturato, banditesco e scapigliato, è sorto dal libero pensiero come la spuma d’un mare in tempesta. [...] I protagonisti vi sono assediati da generi diversi: costretti come cavedanacci entro una rete di concordanze fra il serio e il faceto strampalato. Prose, epistole, poesiole, filosofie, parabole laiche e digressioni in ogni salsa più o meno piccante contribuiscono all’invenzione del Caos o magma vitale.
E’ proprio il tentativo di mostrare il magma ingovernabile che sotto sotto è la vita di tutti noi che rende questo libro davvero unico; un tentativo difficile, che l’autore affronta in modo immaginifico e talentuoso, giustapponendo parti scorrevoli ad altre di più impegnativa lettura, proponendo continuamente diversi piani di interpretazione, dal gioco all’invettiva, ma sempre conditi da un’onnipresente ironia, a volte sottile e a volte decisamente marcata.
Arricchiscono il testo sei meravigliose illustrazioni dell’artista luganese Antonio Lüönd, per le quali per la prima volta, noi strenui paladini degli ereader a tecnologia e-ink in bianco nero, consigliamo la visione di questo ebook su dispositivi a colori!
Per chiudere, il modo migliore ci sembra citare quello che il nostro Gabriele Alberto Quadri una volta ci ha detto a proposito di Un amore bislacco, sperando che vi renda subito evidente lo spirito del libro:
Scrivendolo, mi sono divertito come un matto, e rileggendolo mi scappa ancora da ridere: che cosa si può volere di più?
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